Fattori incisivi nella scelta dei colori
Nella scelta della palette colori di un brand incidono diversi fattori, essenziali da considerare per ottenere risultati concreti. Vediamo quali sono.
L’obiettivo e il contesto
Prima di scegliere i colori giusti occorre definire l’obiettivo e il contesto in cui si sviluppa il brand. Ad esempio:
Si decide di aprire un e-commerce che vende prodotti per l’igiene personale.
Prediligere il blu e le sue sfumature crea un’associazione rapida nella mente del consumatore che non avrà grandi difficoltà a collegare il prodotto, il suo uso e il brand.
Il sito web – come anche l’e-commerce – sono la vetrina di un marchio ed è necessario che ci sia coerenza tra prodotto e contesto.
La notorietà del brand
Esistono alcuni scenari in cui la “coerenza” può venire meno in funzione di un ottimo risultato.
Quando un marchio è riuscito a creare nel tempo una forte brand identity, un cambio di colore improvviso può provocare un effetto sorpresa positivo.
Un esempio di successo è offerto dalla società Heinz, che ha cambiato il colore della bottiglia di ketchup da rosso a verde . I consumatori, abituati alla confezione rossa, sono rimasti sorpresi nel vedere la nuova bottiglia di colore verde. Stimolare la curiosità dei consumatori ha consentito alla società di aumentare le vendite del prodotto.
Una scelta come quella di Heinz, seppur rischiosa come lo è ogni cambiamento importante, può essere fatta solo dopo aver fidelizzato la clientela che non ha più bisogno di associare il colore al prodotto, perché si fida a priori del brand.
Il pubblico
Un altro fattore da considerare nella scelta del colore è il pubblico.
Numerosi studi di fisiologia, psicologia e linguistica hanno appurato che esistono differenze oggettive e misurabili nel modo in cui uomini e donne vedono, percepiscono e chiamano i colori. In base a quanto emerso sembrerebbe che le donne siano in grado di riconoscere più sfumature e tonalità rispetto agli uomini.
Per quali ragioni?
- Fattori genetici e fisiologici: uno studio della Arizona State University ha dimostrato che l’opsina, ovvero il gene che consente di percepire il rosso e il verde, si trova sul cromosoma X. La donna possedendo due cromosomi XX è avvantaggiata nella percezione.
- Fattori lessicali: alcuni studiosi sostengono che le donne non solo percepiscono più colori rispetto agli uomini, ma che abbiano anche un vocabolario più ampio e una maggiore propensione a memorizzare i termini.
- Fattori evolutivi e comportamentali: le donne nell’antichità si dedicavano alla raccolta e al riconoscimento delle bacche, mansione che le ha aiutate ad avere una maggiore sensibilità ai colori.
Certamente non possiamo generalizzare, ma queste inclinazioni fisiologiche vanno considerate sulla base del pubblico target a cui si rivolge il brand.
Vediamo nel dettaglio quali sono le principali differenze tra uomini e donne nelle preferenze e percezione del colore.